Dimensioni scala a chiocciola e altri dettagli tecnici interessanti
18 Aprile 2023
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Tra gli argomenti relativi alle scale a chiocciola vale certamente la pena fare il punto su tematiche quali dimensioni scala a chiocciola e altri aspetti che la riguardano, senza scendere eccessivamente in tecnicismi, dettagli che diano un’idea dell’ingranaggio che sta dietro a una progettazione efficiente.
L’esigenza, primaria oggi più che mai specialmente per chi vive in città, di ottimizzare gli spazi soprattutto abitativi, costringe infatti architettura e interior design a strategie per la gestione migliore di ogni singolo elemento. Questo discorso vale anche per la struttura-scala: coniugare in un progetto la migliore funzionalità, ottimizzazione dell’ingombro, se vi è necessità, ed estetica è la massima aspirazione.
Abbiamo parlato spesso di che ruolo occupi la scala a chiocciola all’interno di queste argomentazioni – non certo a caso chiamata anche scala a chiocciola salvaspazio – e di quanto le variazioni sul tema della scala a chiocciola moderna possano influire beneficamente in un progetto di interni soprattutto.
Dimensioni scala a chiocciola: diametri ideali e i numeri che contano
Più che spesso abbiamo affrontato il tema scala a chiocciola. Ciò che emerge come prima ed evidente peculiarità di questo genere di installazione è sempre la verticalità di quest’ultima che, a prescindere dal diametro in pianta, determina un risparmio di spazio orizzontale rispetto ad altre possibilità.
Se poi le esigenze di ottimizzazione fossero particolarmente pressanti, la possibilità di diminuire i diametri (fino ad arrivare a una scala semichiocciola) rende la scala a chiocciola per interni ma anche una scala a chiocciola esterna opzione preferibile. Innanzitutto rivediamo le specifiche anatomiche: una scala a chiocciola classica è costituita da un supporto centrale da cui si diramano i gradini, questo vale anche se la pianta è quadrata o ellittica.
Una scala elicoidale risulta strutturalmente differente in quanto non esiste un vero e proprio palo centrale ma eliche che si rincorrono e costituiscono la struttura; alcune varianti, cosiddette scale a chiocciola/elicoidali, sono una sorta di via di mezzo, hanno un palo centrale aperto che modifica parecchio l’anatomia.
Ma vediamo alcuni numeri che contano.
- Le linee guida offrono indicazioni su dimensioni minime, ma anche sullo sviluppo delle rampe e vari altri aspetti, mantenendo una netta divisione fra contesti privati principali e contesti privati secondari (ma possono sempre esistere eccezioni o deroghe).
- Il diametro minimo in contesto privato principale previsto per una scala a chiocciola circolare o quadrata, dovrebbe essere di 160cm; invece in contesto privato secondario per entrambe le tipologie il diametro minimo potrebbe essere individuato in 120cm.
- Sappiamo che è possibile partire dai 100 cm per inserire la scala in spazi angusti, ma è sempre da considerare che in questo caso il passaggio risulterebbe addirittura sotto i 50 cm, davvero poco… è tutto possibile ma tenendo conto con buon senso di quale uso e quali fruitori sono previsti per la suddetta scala.
- Fino ai 160 cm di diametro si calcola che l’alzata dei gradini (12 a giro) sarebbe contenuta fra i 20-24 cm; per diametri più ampi tendenzialmente fino ai 2 m e mezzo l’alzata di un gradino (in questo caso 16 a giro), sarebbe compresa fra 18-22.
- Il rapporto tra pedata e alzata risulta importantissimo per la comodità di percorrimento – la pedata sarebbe meglio non scendesse sotto i 25 cm soprattutto per un discorso di sicurezza durante la discesa – e i calcoli cambiano ovviamente a seconda delle dimensioni scelte.
Scale a chiocciola quadrate: dimensioni scala a chiocciola a pianta quadra
Oltre alla configurazione canonica a pianta circolare – scala a chiocciola classica – che è anche la più frequente soprattutto per sfruttare spazi angusti e improponibili diversamente, esistono, come principali alternative, anche la variante elicoidale e la scala a chiocciola quadrata.
La scala elicoidale rappresenta una sorta di evoluzione moderna della chiocciola, sempre curvilinea ma maggiormente adatta a installazioni di dimensioni per così dire di più ampio respiro. La scala a chiocciola quadrata è in grado di inserirsi perfettamente in spazi ad hoc, ove siano sfruttabili spazi angolari creati dalla presenza ad esempio di due pareti. Non è affatto una caratteristica di poco conto, dato che i centimetri guadagnati negli angoli rappresentano spazio guadagnato utile per agevolare il saliscendi e renderlo più comodo.
Il vantaggio di riuscire a realizzare i gradini a filo della parete è infatti immancabilmente che la superficie delle pedate è più ampia, e anche una manciata di centimetri fanno notevole differenza; inoltre in un progetto di scala a pianta quadra si potrebbe soprassedere a un corrimano ad hoc, a differenza della chiocciola classica.
Riguardo alle dimensioni minime di una scala a chiocciola a pianta quadrata, la botola di forma quadrata deve necessariamente essere di 1m per 1m almeno. Per il resto le scelte di materiali e relativi abbinamenti, finiture ecc mantiene la stessa potenzialità di una scala a chiocciola qualunque.
Chiaramente la struttura anatomica più spigolosa perde da un lato un po’ della magia spiraliforme che appartiene alla chiocciola/elicoidale, dall’altro la geometria differente viene molto apprezzata in spazi dallo stile moderno, e dovunque non si amino particolarmente le curve.
Scala chiocciola per tutti i gusti: scala a chiocciola per interni e scala a chiocciola esterna
La scala a chiocciola rappresenta un tipo di scala adatta a interni ma anche funzionale agli esterni. Elegante e iconica nel suo salire spiraliforme che visivamente ha pochi concorrenti all’altezza, performante e super funzionale per l’ottimizzazione degli spazi che consente.
Dimensioni scala a chiocciola, per interni o per esterni, la possibilità di collocarla nelle più varie posizioni, la pianificazione anche customizzata dei vari elementi che la compongono sono tutti fattori discriminanti tra un progetto medio e un progetto di grande riuscita con questo tipo di scala come protagonista.
Circolari, elicoidali o quadrate, in metallo, in legno e in tutte le varianti che puoi immaginare, dalle finiture essenziali fino a quelle ricercate e preziose, le scale a chiocciola risultano comunemente utilizzate in contesti privati, residenziali ma anche in edifici pubblici. Quasi tutto è possibile, purché si segua la normativa di riferimento: NTC 2018, il Testo unico dell’edilizia, legge 13/1989 e dm 236/1989, regolamenti locali e deroghe varie, decreto ministeriale del 30/11 del 1983 e le varie norme UNI per le scale prefabbricate.
Ciò che conta davvero come fattore discriminante fra ambienti interni e outdoor e riguarda scale a chiocciola ma anche altre tipologie di installazioni, è la presenza degli elementi atmosferici e le conseguenti ricadute sui materiali. Una scala a chiocciola circolare, a pianta quadra o elicoidale adibita a uso esterno deve essere progettata per fare i conti con temperature estreme, acqua e ghiaccio.
Sarà da gestire soprattutto lo scorrimento dell’acqua, pericolosa per la percorribilità della scala e come fattore di il deterioramento dei materiali, per i quali sono previsti trattamenti ad hoc e verniciature apposite. Qualunque trattamento ben pensato non inficerà affatto l’estetica di una scala a chiocciola esterna, che allo stesso modo in cui può una scala a chiocciola per interni, è in grado di moltiplicare le potenzialità estetiche di uno spazio.
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